2021/ La Repubblica - Intervista ' A 16 anni ho sconfitto l'odio transfobico'

“A 16 ANNI HO SCONFITTO L’ODIO TRANSFOBICO”

Un giorno li ho fermati tutti in corridoio e ho detto “basta pettegolezzi, sì sono trans, avete qualcosa in contrario?”
Ludovica 16 anni, orgoglio e coraggio.
“Sai cos’è l’odio ? trovare sul profilo Instagram persone che ti minacciano. -Lo sappiamo che prima eri L. attenta !- quasi ci fosse qualcosa da nascondere . Il tizio che a scuola passa e urla -Dov’è il finocchio’- Chi pensa che in quanto transgender possa accettare ogni forma di approccio sessuale. Io sono forte , mi difendo, ho la mia famiglia alle spalle, ho tante amiche e amici , ma la transfobia e l ‘omofobia ci sono, e fanno male, quest’odio bisogna fermarlo.”
Ludovica Gentilini ha solo 16 anni e ha già almeno due vite alle spalle , un’infanzia in un corpo di maschio, un’adolescenza oggi ,in un corpo femminile. “Sono una donna da sempre, da quando ho percezione di me, anche se la società ha cercato di correggermi. Mi hanno salvato i miei genitori.
Storia di un pomeriggio normale, con un adolescente speciale.
Ludovica , terzo anno di liceo scienze umane , capelli lunghi , jeans stracciati, giacchino elegante “la moda è la mia passione” fa parte di quella avanguardia di teenagers ammessi al trattamento con i farmaci bloccanti , farmaci a base di treptorelina, che nei ragazzi con disforia di genere, fermano, in modo revocabile, la pubertà, per dare loro tempo di scegliere se continuare la transizione verso l’altro sesso. Terapia al centro di feroci polemiche , finita , anche, nella guerra su ddl Zan .
L’avevamo incontrata due anni fa nella stessa casa, nella sua stanza di ragazza .Due anni, nei quali Ludovica ha passato la frontiera, la voce è cambiata, il viso addolcito.
Ludo è molto più adulta dei suoi 16 anni
Ludovica a che punto sei della tua transizione ?
Ho iniziato a prendere gli ormoni , non è una passeggiata, ma sono felice dei risultati
Potresti ancora tornare indietro?
Forse sì , ma chi lo vuole? Questo cambiamento ,che risponde finalmente la mia identità interiore, è la mia felicità. Lo desidero da sempre, detestava il mio corpo di ragazzo e al tempo giusto farò l’operazione definitiva
Sai che c’è un forte movimento che condanna i farmaci bloccanti , ragazzi pentiti di aver iniziato la transizione così presto?
Ho letto, è accaduto in Inghilterra , può capitare se non c’è una decisione vera e profonda , forse in Inghilterra sono stati superficiali .In Italia no , ve lo assicuro. I controlli sono duri , lo vivo sulla mia pelle. C’è una equipe di psicologi ed endocrinologi che mi segue da anni , al Saifip di Roma e all’ospedale Careggi di Firenze
Cosa c’è scritto sui tuoi documenti?
Ludovica Gentilini , da Dicembre del 2020 . C’è voluto un processo per abbandonare il mio nome maschile, e sono Ludovica anche sul certificato della cresima . Il vescovo sapeva benissimo della mia transizione , fin da piccola mi sono sempre sentita accettate in parrocchia e al catechismo
Eppure la chiesa è ostile a percorsi come il tuo
Invece la mia esperienza è stata felice , ero un* bambin* e mi lasciavano libera di essere come ero è uno dei motivi per cui sono ancora credente
Conosci il disegno di legge Zan?
Certo l’ho letto. Seguo tutto .Bisogna approvarlo. I gay , i trans in Italia sono discriminati ,oggetti di odio, di aggressioni sessuali . Anche noi giovani . Basta aprire Tik Tok , ci sono ragazzi che si uccidono. Il razzismo ci circonda
Al Liceo come sei stata accolta?
Con il mio nome , Ludovica. Anche se documenti non erano pronti. Con rispetto da parte dei prof e la libertà di di usare il bagno delle femmine .Con i compagni non è stato sempre facile .A volte ho sofferto molto. La forza me l’ha data la famiglia
Racconta Ludo
Ludovica sorride a Roberta la mamma che lei è seduta accanto .
Mia madre non si è mai arresa, e mio padre mi ha salvato da una psicologa che voleva correggermi . Si erano rivolti a lei perché il mio voler essere femmina aveva incominciato a preoccuparli. Nei negozi correvo nel reparto delle bambine. Mi metteva i maglioni in testa per fingere i capelli lunghi chiedevo bambole e trucchi , volevo la gonna. Io non ero Batman ,ero sempre la fidanzata di Batman. A mia madre chiedevo “quando cresco divento femmina ? “
I tuoi genitori come reagivano?
Avevano scelto di lasciarmi essere come volevo ,pur col l’imbarazzo di portarmi a scuola con lo zainetto rosa o i vestiti femminili .
La psicologa chiese invece di riportarti al tuo essere maschio?
Aveva imposto a mio padre di buttare via tutti i miei giochi da bambina, dovevo ritrovare la mia identità virile. Di fronte alla mia disperazione, lui ricomprò tutto. Una volta però vedendo mia madre triste, ricordo di averle detto “Oggi faccio il maschio “
Poi qualcosa è cambiato ?
Cercando informazioni in rete, mia madre ha scoperto il blog di un’altra mamma , Camilla Vivian che racconta la storia di suo figlio, molto simile alla mia. Grazie a lei abbiamo scoperto all’Ospedale San Camillo il centro Saifip che si occupa delle persone trans gender. Lì abbiamo iniziato un percorso tutti insieme. Lì ci hanno salvati
E domani ?
Spero di vivere un’estate felice. L’amore, il ragazzo giusto non l’ha ancora incontrato. Capiterà.
In fondo ho solo 16 anni.

 

Fonte: La Repubblica

Autore: Maria Novella de Luca